One Billion Rising, ballando in nome della Giustizia

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onebillionrising2Una donna su tre, nel corso della vita sul pianeta Terra, sarà violentata o picchiata. Una donna su tre, significa un miliardo di donne (one billion women).

Nel 2013 un miliardo di donne e di uomini scossero la Terra danzando tutti insieme per chiedere che si fermasse la violenza di genere. Quest’anno, il 14 Febbraio, uomini e donne si ritroveranno ancora per il One Billion Rising, insieme danzeranno in nome della Giustizia!

Il ballo come linguaggio universale, per veicolare un positivo flusso di energia, capace di andare oltre i dogmi ed i luoghi comuni, affinché non si debba più sentire la frase “Queste cose sono sempre successe” o peggio “Non ci si può far niente”.

Mentre si avvicina il giorno di tale incredibile evento globale, la quotidianità ci sbatte in faccia con tutta la sua ferocia ed assurda violenza, la notizia che Chiara Insidioso Monda, 19 anni è stata brutalmente pestata dal fidanzato Maurizio Falcioni. Ridotta in fin di vita, mandibola rotta, orbita fratturata, milza spappolata ed un vasto ematoma al cervello.

E allora che senso ha far danzare il mondo, il 14 Febbraio? Cosa c’è da festeggiare?

Da celebrare non c’è proprio nulla, ma non è un caso se nel 2013 l’Italia ha ratificato la Convenzione di Istanbul, si è approvato un Decreto (seppur imperfetto), che mette al centro del dibattito la violenza e lo stalking alle donne e si è smesso di etichettare questi ignobili massacri come raptus, amore malato, ira improvvisa o impeto di gelosia incontrollata.

Volgendo lo sguardo oltre i confini nazionali ci si rende conto di quanto sia tutta in salita la strada che porta alla ricerca della Giustizia. L’Europa dopo mesi di dure proteste, ha bocciato la risoluzione dell’eurodeputata Edite Estrela “salute, diritti sessuali e riproduttivi” chiedendo di promuovere un’educazione sessuale adeguata per bambine e bambini, stimolare la prevenzione di gravidanze indesiderate e che fosse garantito un accesso equo alla contraccezione. In Spagna, addirittura si è reso illegale l’aborto.

one-billion-rising1A fronte di questa retrograda e quanto mai anacronistica visione della condizione femminile, va affermandosi giorno per giorno una vera e propria rivoluzione delle coscienze, una parola come “femminicidio”, prima del 2013 quasi del tutto assente dai giornali, ora è cominciata a comparire con insistenza, sta radicalmente cambiando la percezione ed il modo con cui ci si approccia  a questo tema.

Trattare l’argomento con serietà attenzione e competenza, lasciando da parte i soliti facili sensazionalismi, ha fatto emergere una nuova consapevolezza, finalmente sono iniziate serie riflessioni per una decisa evoluzione culturale.

Abbiamo bisogno di rinnovare i linguaggi affettivi e viscerali, per sottolineare ancora una volta, che indietro non si torna.

(onebillionrising.org)

 

Rossella Diaz

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