Perché?

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motta_visconti_fb1….vuoto, silenzio, testa fra le mani…una frase liberatoria per ammettere la sua colpevolezza: “voglio il massimo della pena”.

Con queste parole Carlo Lissi ha confessato il cruento e sconvolgente omicidio di sua moglie Maria Cristina e dei piccoli Giulia, 5 anni e Gabriele, 20 mesi. Un triplice delitto cruento, che lascia tutti sgomenti, senza spiegazioni.

Perché?

Sangue ovunque e corpi martoriati. La cassaforte aperta per simulare una messinscena. Lissi ha sgozzato moglie e figli, si è lavato, è uscito di casa per andare a vedere la partita é rientrato e successivamente ha dato l’allarme. La tranquilla villetta di Motta Visconti è stata per qualche minuto la casa dell’orrore più violento. Il gesto disumano che non vorresti mai sentire. Un padre che toglie la vita ai suoi bambini.

Perché?

Una passione non corrisposta per una collega, sarebbe la causa dell’atroce delitto.

“Una famiglia serena e tranquilla” ripetono i vicini. Quante volte abbiamo sentito questa frase? Troppe, forse…. un macabro ed inquietante deja-vù.

Perché?

Dobbiamo essere  realisti: chi purtroppo ieri non ha pensato che il colpevole fosse il marito? Il pensiero comune si é abituato a questo tragico epilogo. Siamo testimoni di una recrudescenza di atti e delitti avvenuti in ambito familiare.

E’ allarmante constatare che i piu’ raccapriccianti e mostruosi fatti di cronaca, sono commessi da mariti, padri, ex fidanzati, compagni….persone che ci dovrebbero proteggere, tutelare, amare…invece sono coloro che ci tolgono di mezzo quando rappresentiamo un “ostacolo”…quante donne, (e bambini) ancora moriranno prima che certi soggetti imparino il rispetto per la vita umana?

Perché?

Sarà la Legge a giudicare.

Professionalmente, anche davanti ad una notizia di questa portata, non ci si dovrebbe esprimere con un giudizio o schierandosi negli spalti degli innocentisti o colpevolisti, ma limitarsi a riportare il fatto di cronaca senza dita puntate. Da un punto di vista umano però, risulta assai difficile restare impassibili e distaccati. Non smetterò mai di stupirmi delle atrocità e nefandezze che può  compiere il genere umano.

Auspico che il sorriso di quei bambini e della loro mamma, possa continuare a risplendere nei ricordi di chi…. gli voleva bene.

Rossella Diaz

 

 

 

 

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